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I prodotti innovativi firmati Typicalp

Dallo yogurt YoAlp ai cosmetici per il benessere della pelle

latte

Il team di ricerca Typicalp è sempre al’avanguardia nella sperimentazione di nuovi prodotti partendo dalle materia prima latte: per YoAlp ha seguito l’intero processo di produzione, dalla selezione di alcuni batteri lattici autoctoni appartenenti alla collezione dell’Institut agricole régional alla creazione di una miscela di consistenza similare a uno yogurt greco sino al recupero del suo siero di scarto nel Typicalp power drink.

Il nuovo YoAlp, il primo yogurt interamente realizzato in Valle d’Aosta, è frutto della ricerca del team di Typicalp, progetto cofinanziato dal Programma Interreg Italia -Svizzera 2014-2020. Si tratta di un latte fermentato proposto in differenti varianti e aromatizzazioni, di consistenza simile ad uno yogurt greco che valorizza appieno le materie prime locali e difende la tipicità del nostro territorio di montagna.

Dapprima la squadra di Typicalp ha proceduto alla selezione di alcuni fermenti lattici appartenenti alle specie Streptococcus thermophilus e Lactobacillus delbrueckii bulgaricus autoctoni appartenenti alla collezione dell’Institut agricole régional, nello specifico 49 ceppi batterici, di cui 6 ceppi commerciali venduti per la produzione di yogurt e 43 ceppi batterici autoctoni reperiti nel corso degli anni presso alpeggi e piccoli caseifici di produttori valdostani che lavorano il latte seguendo l’antica tradizione.

In seguito, c’è stata la simulazione di un processo produttivo che ha migliorato lo yogurt grazie all’utilizzo di un prototipo per il trattamento del latte che ne ha permesso l’omogeneizzazione e la deodorizzazione rendendolo più cremoso e avvicinandolo ad uno yogurt greco.

Inoltre dal siero di colatura di YoAlp, unito a diversi succhi ottenuti dalla trasformazione di frutta coltivata in Valle d’Aosta, ha preso forma anche la bevanda funzionale Typicalp power drink.

Recentemente, l’unità di ricerca Heart VdA dell’Institut agricole régional, ha puntato la sua attenzione anche nello sviluppare in collaborazione con alcune start up locali prodotti interamente valdostani per la cura e il ripristino cellulare della pelle.

Un altro progetto del team, infatti, è quello di realizzare, dai residui della produzione del formaggio più celebre della Valle d’Aosta, cosmetici e farmaci per il benessere e il ringiovanimento della cute: lavorando il siero della Fontina, filtrandolo e separandone la parte liquida contenente zuccheri e sali minerali oltre che galatto-oligosaccaridi benefici per l’organismo, si ottiene un permeato che viene fatto fermentare con un ceppo di lactobacillus valdostano per estrarne tutti quei principi attivi potenzialmente interessanti per mantenere viva e vitale la microflora di superficie e potenziare il microbiota della pelle aumentandone così le difese.

Il prodotto cosmetico ottenuto non è irritante, risulta essere adatto alle pelli sensibili e potrà essere utilizzato anche con funzione antiaging; possiede, inoltre, proprietà prebiotiche che favoriscono la crescita di batteri cutanei benefici contrastando la proliferazione di quelli patogeni e rappresentando una soluzione sostenibile per la gestione di una sostanza che verrebbe scartata.