Tra gli argomenti affrontati, anche le sfide globali cui è chiamata l’Unione europea e il futuro della Politica di coesione
Venerdì 16 maggio, l’Università della Valle d’Aosta ha ospitato il seminario dal titolo “Prospettive economico-finanziarie dell’Unione europea: obiettivi a lungo termine e impatto sui territori”.
L’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione per approfondire temi di grande attualità europea e internazionale, con significative ricadute sulle finanze regionali e sui territori.
Dopo l’introduzione e i saluti di benvenuto di Paolo Gheda, Professore associato di storia contemporanea dell’Ateneo, è intervenuto l’Assessore agli Affari europei, Luciano Caveri, che si è soffermato sul ruolo dell’Unione europea nel cogliere le sfide dell’informazione ed affrontare le incertezze economiche globali.
Successivamente, Lauro Panella, Consigliere economico presso il Gabinetto della Commissaria europea ai Servizi finanziari, Unione del risparmio e degli investimenti, ha illustrato l’importanza di realizzare la Saving and Investment Union, con l'obiettivo che il grande risparmio privato europeo contribuisca in modo significativo agli investimenti europei necessari.
Del ruolo degli Enti locali e regionali europei nell’affrontare le sfide economiche e politiche che l’Unione europea ha di fronte, dalla sicurezza ai cambiamenti climatici, dalle minacce ibride all’edilizia sociale, ha invece parlato Pierluigi Boda, Responsabile delle Relazioni con la Stampa e i Media del Comitato europeo delle Regioni.
Nel corso del seminario – organizzato dall’Ufficio di Rappresentanza a Bruxelles e da Europe Direct Vallée d’Aoste del Dipartimento politiche strutturali e affari europei, con il patrocinio dell’Università della Valle d’Aosta – sono intervenuti anche alcuni professori dell’Università della Valle d’Aosta. Il dibattito che ne è seguito ha consentito agli studenti e ai cittadini presenti di avere una panoramica d’insieme su ulteriori questioni politiche nell’agenda europea, quali il futuro della politica industriale e della difesa e le prospettive che si stanno delineando rispetto ai meccanismi di gestione della Politica di coesione.