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Le sfide e le opportunità per la Valle d’Aosta

8 Cohesion Report
8 Cohesion Report

Il 16 febbraio scorso, si sono presentati a Bruxelles i dati relativi all’ottava relazione sulla coesione, dal titolo “La coesione in Europa in vista del 2050”, pubblicata il 9 febbraio dalla Commissione Europea.

Divisa in nove capitoli, la relazione si basa su un’analisi dell’evoluzione delle disparità regionali nell’ultimo ventennio. Di particolare rilevanza risultano i dati relativi ai cambiamenti demografici, allo squilibrio economico, all’urbanizzazione, alla digitalizzazione, alla governance, alla transizione ecologica e all’inclusione sociale. Ogni analisi delle tendenze sociali necessita di una visione a lungo termine; la recente crisi sanitaria ha infatti sostanzialmente alterato i dati degli ultimi due anni, e si ritiene che alcuni cambiamenti come l’impatto economico o l’aspettativa di vita siano solo temporanei. Il reale effetto reale della più grande crisi economico-finanziaria recente sarà pertanto visibile solo nella prossima relazione. 

Nella relazione appena pubblicata si forniscono gli elementi chiave per il riconoscimento dei futuri problemi sociali da affrontare, con l’indicazione dell’importanza di cercare soluzioni preventive.  Dall’analisi emerge come, nonostante tutte le regioni si siano ristabilite dalla crisi economica del 2008, rimangano visibili chiare disparità fra loro: i più arretrati rimangono i territori del sud e dell’est Europa, ma si registrano disagi anche nelle regioni con una maggiore ripresa economica, mentre le zone rurali presentano una crescita minore rispetto a quelle urbane.

Nella relazione si sottolinea infine come molte Regioni italiane ed europee siano cadute nella cosiddetta “trappola dello sviluppo”, ovvero quel meccanismo per cui lo sviluppo economico e sociale non è sfruttato appieno. La transizione verde e la transizione digitale rappresentano in tal senso opportunità di crescita importanti per una Regione come la Valle d’Aosta, utili proprio a permetterle evitare tale situazione. La Commissione europea avverte tuttavia che le politiche e gli incentivi europei da soli non bastano, e che le suddette transizioni devono necessariamente essere accompagnate e sostenute da specifiche riforme regionali e locali, come un miglioramento delle competenze della forza lavoro ed una maggiore capacità innovativa, settori in cui la nostra Regione è già impegnata in percorsi di ammodernamento.