In occasione del Comitato di sorveglianza, tenutosi il 25 novembre in collegamento con Bruxelles, è stato fatto il punto sull’avanzamento del Programma di sviluppo rurale, che ha messo in luce alcuni buoni risultati raggiunti.
È stato un quadro positivo quello delineato dall’Autorità di gestione del PSR della Valle d’Aosta ai referenti dell’Unione Europea, del Ministero e del partenariato economico e sociale, in occasione dell’ultimo Comitato di sorveglianza, che, come ogni anno, ha fatto il punto sull’avanzamento del Programma.
Il dato più significativo rivela che, a fine di novembre 2020, le risorse impegnate per i beneficiari che hanno partecipato ai bandi ammontano a 124 milioni di euro, pari al 90,5% della dotazione finanziaria totale del PSR regionale (137 milioni di euro), Altra nota positiva è che, ad oggi, sono stati pubblicati i bandi per tutte le misure del Programma.
Per quanto riguarda invece l’avanzamento della spesa totale, ovvero l’importo delle somme liquidate ai beneficiari, questo si attesta a 82,1 milioni di euro, vale a dire il 60% del totale delle risorse impegnate (nel dettaglio, 79,2%, per le misure a superficie e 34% per quelle a investimento). Un risultato che permette, anche per quest’anno, di scongiurare il cosiddetto “disimpegno automatico” delle risorse comunitarie, ovvero quel meccanismo che comporterebbe il recupero da parte di Bruxelles delle somme programmate e non spese.
Nel corso dell’incontro, un approfondimento è stato dedicato anche all’attività del GAL Valle d’Aosta, evidenziando che, se sono state notevoli le difficoltà riscontrate in fase di avvio, l’ente ha registrato nel 2019 e 2020 un deciso avanzamento nelle proprie attività. Anche per quanto di competenza del GAL, nell’anno in corso sono stati pubblicati tutti i bandi previsti dalla Strategia di sviluppo locale e la prospettiva è quella di impegnare, entro il primo trimestre 2021, l’intera disponibilità finanziaria.
Infine, uno sguardo è stato dato alle prospettive future, dato che, secondo la normale programmazione, il Programma approvato nel novembre 2015 avrebbe dovuto chiudersi nel 2020. Il protrarsi dei negoziati ha invece fatto sì che siano stati previsti 2 anni di transizione, il 2021 e il 2022. In questo biennio, saranno ancora valide le attuali norme, con la garanzia del sostegno finanziario al settore agricolo.
I prossimi anni saranno anche funzionali a definire la futura strategia. Dal 1° gennaio 2023, infatti, dovrebbe essere attivo il Piano Strategico Nazionale, che di fatto sostituisce la dimensione locale dei 20 Programmi regionali attuali. In questo quadro, pur ancora molto incerto, per portare il contributo della Valle d’Aosta, l’Assessorato dell’Agricoltura ha proposto, dopo l’indagine realizzata nel 2019, un nuovo questionario online, indirizzato questa volta solo agli agricoltori, in cui è stato richiesto il loro punto di vista sulla nuova programmazione post 2020.
Sempre nell’ambito delle attività di programmazione, l’Autorità di gestione ha costituito quattro tavoli di lavoro all’interno del Dipartimento Agricoltura in relazione agli obiettivi dell’UE: Competitività, Ambiente e clima, Sviluppo locale, Foreste. Al momento sono stati avviati il Tavolo su Ambiente e clima in collaborazione con la Regione Piemonte, quello sullo Sviluppo locale in collaborazione con gli altri Fondi europei e quello sulle Foreste con un primo incontro a inizio novembre.