Agricoltori, studenti, associazioni agricole e ambientali, tecnici del settore, semplici cittadini: c’è stata una buona risposta al sondaggio online su come impostare la futura politica agricola in Valle d’Aosta. Dai risultati scaturirà ora il confronto nei tavoli di lavoro.
Produrre prodotti di qualità in grado di creare reddito, garantire la conservazione dell’ambiente assicurando una corretta gestione delle risorse quali acqua, suolo e aria, assicurare la cura e la tutela del paesaggio. Sono queste le funzioni più importanti che l’agricoltura deve svolgere, in Valle d’Aosta, secondo i risultati del sondaggio on line lanciato dall’Assessorato dell’agricoltura per raccogliere le opinioni dei cittadini in vista della nuova programmazione 2021/2027.
Al sondaggio, svoltosi dal 1° giugno al 30 settembre 2019, hanno risposto più di 200 persone: per il 39% agricoltori (di cui circa la metà di età inferiore ai 40 anni), il 29% cittadini, la restante percentuale suddivisa tra tecnici, associazioni agricole e ambientali, studenti.
Tra i dati interessanti emersi, la situazione di pressoché parità nell’importanza attribuita ai tre obiettivi che l’Unione Europea ha fissato per la nuova programmazione: competitività, ambiente e sviluppo locale. Le tre voci hanno infatti riscontrato un numero simile di preferenze sul totale delle risposte. Per quanto riguarda invece la domanda su quali siano gli strumenti più utili per favorire la competitività nel settore agricolo, i partecipanti al sondaggio hanno indicato il sostegno agli investimenti, la promozione dei prodotti di qualità e la formazione degli operatori, mentre in risposta al quesito su come incoraggiare lo sviluppo locale, hanno prevalso l’inserimento imprenditoriale dei giovani nelle aree rurali e la promozione dell’occupazione.
Alla fine del sondaggio, è stata offerta la possibilità ai cittadini di esprimere le proprie opinioni. Tra i temi emersi, il più sentito è stato la necessità di una semplificazione amministrativa e di uno snellimento delle procedure burocratiche, seguito dalla necessità di tutelare la qualità dei prodotti, con un’attenzione particolare per la Fontina d’alpeggio. È stata anche chiesta una maggiore attenzione all’ambiente così come un sostegno più convinto alle aree marginali e alla media montagna, alle aziende di piccole dimensioni e ai giovani. Infine, la necessità di offrire agli agricoltori opportunità di formazione e di far rete.
I risultati del sondaggio sono stati esposti nel corso del Comitato di Sorveglianza del Programma di sviluppo rurale che si è tenuto a metà ottobre 2019 e saranno presentati nel dettaglio durante gli incontri che l’Assessorato organizzerà con i rappresentanti del mondo agricolo e serviranno per avviare il confronto in vista della definizione della strategia che la Valle d’Aosta proporrà per la prossima programmazione 2021-27.