Il patrimonio idiomatico titsch e töitschu: ecco uno dei settori di ricerca dell’Ateneo valdostano.
Con il progetto FAR 3 – Formazione alla ricerca, l’Università della Valle d’Aosta ha assegnato nove borse di ricerca ad altrettanti giovani laureati con l’obiettivo di implementare l’attività scientifica dell’Ateneo regionale, innalzandone il livello di competitività e di incrementare le chances di occupabilità dei giovani in ambito scientifico.
Gli assegnisti selezionati sono stati coinvolti in specifici progetti di ricerca attivati dai docenti dell’Ateneo e hanno contribuito fattivamente al consolidamento dell’attività di ricerca, anche mediante gruppi di ricerca dedicati e la collaborazione di enti e soggetti del territorio, su varie tematiche di rilevante interesse per la Regione: dal sistema sanitario regionale alle minoranze linguistiche locali, dalle malattie delle piante valdostane al mondo del lavoro post pandemia, ma anche il tema del volontariato nel lavoro con persone che vivono in condizioni di marginalità sociale.
Il progetto FAR 3 è finanziato dal Piano Giovani della Valle d’Aosta e altre borse di ricerca vengono promosse dal Fondo sociale europeo: anche nel nuovo programma FSE+, per il periodo di programmazione 2021/27, sono stati stanziati più di 2 milioni di euro per il finanziamento di contributi alla formazione terziaria.
In questo contesto si inserisce il progetto di ricerca sul patrimonio idiomatico titsch e töitschu di Annachiara Sessarego, che è stata intervistata dalla TGR RAI Valle d'Aosta nel servizio andato in onda il 14 marzo scorso. Il Responsabile scientifico è stato individuato nella prof.ssa associata di lingua tedesca Luisa Giacoma e insieme raccontano i risultati dello studio.