Ogni anno, i Programmi di sviluppo rurale delle singole Regioni sono sottoposti alla verifica del loro andamento finanziario. Devono cioè dimostrare di riuscire a spendere la dotazione finanziaria assegnata dall’Unione europea entro una certa data, ovvero dimostrare di aver realizzato ciò che avevano programmato in termini di aiuti erogati ai beneficiari delle diverse misure. Si tratta di un esame importante, non solo perché rivela lo stato di salute del programma, ma anche perché, nel caso non venga raggiunto l’obiettivo di spesa, l’UE trattiene la parte di risorse non spesa, che diventa quindi inutilizzabile dalla Regione in questione. È l’ormai conosciuto meccanismo del “disimpegno automatico”. Ad oggi, il PSR della Valle d’Aosta ha sempre superato la prova, e lo fa anche quest’anno, con largo anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre.
Già a fine marzo, infatti, è stato superato il livello di spesa fissato per la fine dell’anno: l’avanzamento di spesa ha raggiunto i 70,89 milioni di euro, che corrispondono al 51,77% dell’intera dotazione del Programma (136,9 milioni). Al momento, tra le Regioni che hanno AGEA come organismo pagatore, la Valle d’Aosta è seconda solo al Molise.
Intanto, in questa fase di chiusura dell’attuale programmazione 2014/20, l’Autorità di gestione sta lavorando per rendere le misure più performanti. Una proposta di modifica per spostare risorse finanziarie residue da interventi conclusi ad altri che hanno riscosso una maggiore adesione è attualmente all’esame del Comitato di Sorveglianza e dovrà essere approvata all’inizio del mese di aprile.