Gli aiuti alle aziende mirano anche a sostenere il loro ruolo nella cura dell’ambiente e nella salvaguardia del territorio
Più della metà delle risorse del Programma di sviluppo rurale della Valle d’Aosta 2014/2020 (poi prorogato al 2022) sono destinate alle aziende agricole per l’apporto che con il loro lavoro offrono alla cura e alla salvaguardia del territorio, per l’aver adottato metodi di allevamento e di coltivazione che sono rispettosi dell’ambiente e quale compensazione dei maggiori costi che devono sostenere per operare in un contesto difficile come quello montano. Si tratta quindi di incentivi destinati a contribuire allo sviluppo dell’agricoltura e, al contempo, alla tutela dell’ambiente.
Questo video presenta l’esperienza di due realtà. La prima è un’azienda zootecnica di Jovençan, che in estate porta le mandrie in alpeggio, dove lavora direttamente il latte per la produzione di Fontina. Attraverso il racconto di Natalia capiamo quanto è importante che gli allevatori siano aiutati per rimanere a vivere e a lavorare in montagna e per continuare la pratica della monticazione. Senza la loro opera di conoscenza e presidio del territorio, le nostre vallate sarebbero trascurate e minacciate dal degrado idrogeologico.
Luciano ci parla invece della sua azienda vitivinicola della Bassa Valle, condotta su fazzoletti di terra strappati all’abbandono dei versanti. Si tratta di una viticoltura estrema, quella che viene definita “eroica” per l’impegno che richiede, in termini di ore di lavoro, di fatica, di dedizione, e che produce vini dal forte tratto identitario, oltre che di altissima qualità. Se non ci fossero viticoltori come Luciano, i versanti franerebbero, rendendo le aree non solo meno sicure per chi li risiede abitualmente, ma anche trascurate da un punto di vista di bellezza del paesaggio, che rappresenta invece, per la Valle d’Aosta, uno dei beni più preziosi.