Prevista un’erogazione di 191 miliardi di euro per risollevare l’Italia e rilanciare le nostre Regioni
Il 22 giugno 2021, la Commissione europea ha valutato positivamente il piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia (PNRR), tappa importante verso l'erogazione di 191,5 miliardi di euro, suddivisi in 68,9 miliardi di sovvenzioni e in 122,6 miliardi di prestiti. Questi finanziamenti saranno fondamentali per aiutare il nostro Paese nel consolidarsi a seguito della pandemia di COVID-19. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), cuore di NextGenerationEU, prevede infatti fino a 672,5 miliardi di euro per sostenere investimenti e riforme in tutta l'Unione europea.
Del piano presentato dall’Italia, la Commissione europea ha analizzato in particolar modo l’impatto degli investimenti e delle riforme programmate per le transizioni verde e digitale, valutando come il nostro Paese intenda rafforzare il proprio potenziale di crescita creando posti di lavoro e rigenerandosi attraverso una resilienza economica e sociale.
Nella sua valutazione, la Commissione ha certificato la stima del 37% della dotazione complessiva del PNRR quale importo destinato a misure a sostegno degli obiettivi climatici (miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici, promozione dell'uso di energia da fonti rinnovabili – idrogeno compreso – , riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nei trasporti, investimenti mirati a beneficio della mobilità urbana sostenibile e delle infrastrutture ferroviarie) e del 25% necessario alla transizione digitale, (digitalizzazione delle imprese, ampliamento delle reti ultraveloci a banda larga, connettività 5G).
La Commissione europea ha ritenuto infine che il piano presentato dall’Italia contempli una soddisfacente gamma di misure volte ad aumentare la sostenibilità delle finanze pubbliche, la resilienza del settore sanitario, a rendere più efficaci le politiche attive per il mercato del lavoro e a migliorare i risultati scolastici. Tali misure dovrebbero inoltre contribuire a ridurre le disparità presenti fra Regioni, ad accrescere l'efficacia della pubblica amministrazione e l'efficienza del sistema giudiziario, in modo da eliminare molti ostacoli alla concorrenza migliorando il contesto imprenditoriale.