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La Valle d'Aosta e l'Europa

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La nuova strategia dell'UE di adattamento ai cambiamenti climatici

Costruire un futuro resiliente ai cambiamenti climatici

Neve sulle vette valdostane
Neve sulle vette valdostane

I cambiamenti del nostro clima non sono purtroppo una mera minaccia, bensì un fenomeno preoccupante già in corso. Si è infatti concluso il decennio più caldo che il nostro pianeta abbia mai registrato, in cui il record dell'anno più caldo è stato superato ben otto volte. Gli eventi climatici e meteorologici estremi che più hanno colpito il pianeta vanno da incendi boschivi senza precedenti, a ondate di calore al di sopra del Circolo polare artico, fino a siccità devastanti nella regione mediterranea, senza contare i violenti uragani che funestano le regioni ultraperiferiche dell'UE; eventi viceversa più lenti, ma altrettanto nefasti nel lungo periodo, sono la desertificazione, la perdita di biodiversità, il degrado del suolo e degli ecosistemi, l'acidificazione degli oceani o l'innalzamento del livello del mare.


La Commissione europea, parallelamente alle misure inerenti alla lotta ai cambiamenti climatici, ha pertanto rinnovato, a fine febbraio, anche la strategia di adattamento a questi, definendo il percorso di adeguamento al loro inesorabile impatto. Partendo dalla strategia già fissata nel 2013, l'obiettivo delle nuove proposte è spostare l'attenzione dalla comprensione del problema alla definizione di soluzioni da attuare concretamente. I cambiamenti climatici non incidono infatti soltanto sull'economia, ma anche sulla salute e sul benessere dei cittadini europei, sempre più sofferenti a causa delle ondate di calore, che nel solo 2019 hanno costretto il continente a un tragico bilancio di 2.500 vittime.


L'azione in materia di adattamento ai cambiamenti climatici dovrà coinvolgere tutte le componenti della società e tutti i livelli di governance, tanto all'interno quanto all'esterno dell'UE. Si punterà a migliorare la conoscenza degli effetti di questi cambiamenti sui territori e sui cittadini, a intensificare la pianificazione di nuove misure efficaci, infine a ottimizzare la valutazione del rischio climatico, contribuendo così a rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici anche a livello mondiale. L'UE, partendo dall’accordo sul clima firmato a Parigi, promuoverà infine approcci subnazionali, nazionali e regionali all'adattamento.