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Pastoralp: l’impatto dei cambiamenti climatici sui pascoli alpini

Area di studio per la Valle d'Aosta è il Parco nazionale del Gran Paradiso con l'azione congiunta dell'Ente parco, dell'Arpa Valle d'Aosta e dell'Institut Agricole Régional

photo by lukas gachter on unsplash

I pascoli alpini possono essere degli interessanti luoghi di studio per quanto riguarda i cambiamenti del clima e dell’uso del suolo perché Le attività agro-pastorali in quota sono a tutti gli effetti degli ecosistemi molto sensibili alle variazioni climatiche e a disturbi antropici.

Con PASTORALP, progetto finanziato dal Programma tematico LIFE, si vuole proporre misure di adattamento all’impatto dei cambiamenti climatici sui sistemi pastorali alpini, rafforzando le capacità delle comunità pastorali e promuovendo strategie di gestione dei pascolo e del bestiame allevato. Le aree pastorali sono situate in due parchi nazionali delle Alpi Occidentali: in Francia nel Parc National des Écrins, in Italia nel Parco Nazionale Gran Paradiso.

Nello specifico le attività, che termineranno a marzo 2022, si concentrano su:

● Mappatura delle principali tipologie pastorali
● Analisi della vulnerabilità dei pascoli tramite l’analisi degli impatti dei cambiamenti climatici
● Misure gestionali di adattamento
● Sviluppo di una Piattaforma web per proporre soluzioni a supporto delle scelte gestionali da parte degli allevatori e dei decisori locali
● Piano strategico di adattamento nei due parchi e per proporre strategie di replicabilità anche in altri contesti delle Alpi e montani
● Promuovere l’adozione di misure e politiche specifiche nelle normative di finanziamento in agricoltura (PAC, PSR, ecc.).

I partner, italiani e francesi, provengono dalle istituzioni, dal mondo della ricerca e dalla gestione dei parchi naturali: Agenzia Regionale Protezione Ambiente - Valle d'Aosta (ARPA VDA), Institut Agricole Régional (IAR), Institut National de la Recherche Agronomique (INRA), Institut de recherche scientifique et technique sur l’environnement et l’agriculture (IRSTEA), Parc National des Ecrins (PNE), Ente Parco Nazionale Gran Paradiso (PNGP).

La tecnologia al servizio della ricerca

Tramite rilievi, a terra e dati da remoto, sono stati classificati circa 7.000 ettari di praterie alpine nel Parco nazionale del Gran Paradiso. Grazie a questa cartografia è possibile elaborare dei modelli per valutare l'evoluzione e l'impatto del clima futuro sui pascoli.

Nella fase di raccolta, studio e armonizzazione dei dati, si parte dall'utilizzo delle immagini satellitari e dalle PhenoCam di ARPA Valle d'Aosta. Per scoprire e monitorare la qualità dei pascoli alpini si utilizza un'intelligenza artificiale applicata allo sguardo dallo spazio. L'Arpa Valle d'Aosta ha messo a punto una lettura, attraverso «machine learning», delle immagini satellitari per avere il quadro dei pascoli di montagna. 

Con le PhenoCam, già sperimentate in precedenti progetti europei, il monitoraggio della fenologia può essere fatto utilizzando immagini digitali. A partire dai colori contenuti nelle immagini è possibile calcolare un indice che rappresenta la quantità di verde e che quindi dipende dallo sviluppo della vegetazione. Queste camere digitali acquisiscono, ogni ora e per tutto l'anno, immagini della vegetazione in cui si può vedere il susseguirsi delle diverse stagioni e la loro evoluzione.