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Pubblicata dalla Commissione europea la terza relazione annuale sullo Stato di diritto

L'aggressione della Russia ai danni dell'Ucraina mette in rilievo l’importanza di difendere i valori democratici, i diritti umani e lo Stato di diritto

Immagine per Relazione Stato di diritto

Sullo sfondo dell'invasione russa dell'Ucraina, la Commissione europea ha pubblicato la settimana scorsa la terza relazione annuale sullo Stato di diritto, evidenziando ancor più marcatamente l’importanza di difendere i valori democratici, i diritti umani e lo Stato di diritto.

La relazione comprende 27 capitoli dedicati ai singoli paesi, formanti una panoramica comprensiva degli sviluppi in ciascuno Stato membro dal luglio 2021. Quest'anno, per la prima volta, il documento contiene anche delle raccomandazioni mirate per ciascun Paese, volte a incoraggiare e ad aiutare gli Stati membri nel portare avanti le riforme previste.

Analogamente alle edizioni precedenti, la relazione approfondisce quattro settori chiave per lo Stato di diritto: i sistemi giudiziari, il quadro anticorruzione, il pluralismo e la libertà dei media e altre questioni istituzionali relative al bilanciamento dei poteri.

Didier Reynders, Commissario europeo per la Giustizia, ha dichiarato al riguardo: “L'aggressione ingiustificata e non provocata della Russia nei confronti dell'Ucraina dimostra che proteggere e promuovere lo Stato di diritto è più importante che mai […]. Oggi non ci limitiamo a riferire sulla situazione dello Stato di diritto, ma diamo anche raccomandazioni costruttive su come migliorare i sistemi giudiziari, intensificare la lotta contro la corruzione e garantire la libertà e l'indipendenza dei media liberi e l'efficacia del sistema di bilanciamento dei poteri.