Pace, solidarietà, energia, materie prime: i nuovi impegni dell’Unione europea
Il 18 ottobre la Commissione Europea ha pubblicato il suo programma di lavoro per il 2023, decisamente incentrato sulle conseguenze del conflitto in Ucraina, della crisi energetica e di quelle che la Commissione definisce nuove sfide all'ordine mondiale basato sul diritto internazionale.
Sebbene le due transizioni (digitale ed ecologica) rimangano i pilastri politici fondamentali per il 2023, è indubbio che anche queste debbano essere contestualizzate, e possibilmente rilanciate, alla luce della nuova situazione politica ed economica internazionale.
L'importanza di superare queste sfide in modo unito, in uno sforzo collettivo e solidale targato Unione europea rappresenta l’anima della presente Comunicazione, passando in secondo
piano i riferimenti a concetti, fortemente richiamati nel programma dell'anno scorso, come autonomia strategica e sovranità sono passati in secondo piano.
Forte dell’esperienza della gestione della pandemia di COVID-19, nella Comunicazione si sottolinea inoltre come l'attuale congiuntura internazionale non possa essere affrontata con un approccio definito ordinario, bensì necessiti di misure e strumenti a "reazione rapida".
Le principali azioni su cui si concentrerà la Commissione durante il 2023 riguarderanno iniziative sull’Agenda digitale, sulla tassazione relativa al mondo industriale e imprenditoriale, misure per un rafforzamento dell’Euro, in ambito Green Deal (ambiente, economia circolare, salute animale e energia), nei settori dei trasporti e agricolo, oltre a tutto ciò che consoliderà i valori europei di democrazia e di convivenza civile.