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La Valle d'Aosta e l'Europa

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Interventi

In questa pagina trovi gli obiettivi e gli interventi previsti dal Programma FAS della Valle d'Aosta 2007/13.

Il Programma FAS della Valle d'Aosta si pone l'obiettivo generale di contribuire ad aumentare il grado di competitività del sistema economico e sociale regionale, concentrando la sua attenzione sugli aspetti di miglioramento dell'accessibilità ai diversi “spazi”– materiali ed immateriali– del territorio, in un'ottica di sostenibilità dei quadri ambientali e territoriali interessati dalle operazioni. 

Il Programma persegue i seguenti obiettivi: 

 1) Miglioramento della mobilità interregionale e regionale

 Sono previsti interventi che hanno la finalità di promuovere l'utilizzo del mezzo pubblico di trasporto, aumentando il grado di attrattività della ferrovia quale alternativa più efficace e più efficiente al mezzo privato e, contestualmente, l'utilizzo dei più recenti prodotti e tecnologie nel campo delle ICT, al fine di migliorare le condizioni di mobilità e di accesso ai servizi. Nello specifico, si andranno a realizzare:

  • Interventi per il collegamento ferroviario funzionale Aosta/Torino;
  • Studi per la linea ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier;
  • Sviluppo delle ICT per la mobilità stradale e l'accesso ai servizi socio-sanitari

2) Centri di eccellenza

 E' prevista la realizzazione del Polo universitario di Aosta, attraverso la riorganizzazione logistica dell'offerta didattica e degli spazi per studenti, docenti e personale amministrativo, nonché la riqualificazione del contesto urbano. 

3) Sviluppo integrato e sostenibile delle aree protette

Si intendono realizzare interventi tesi a sviluppare un'offerta turistica legata alla valorizzazione ambientale del territorio, attraverso la promozione dell'integrazione tra le attività economiche connesse al turismo, nel quadro di un processo di sviluppo integrato e sostenibile.     Nello specifico, si prevedono due interventi:

  • La valorizzazione del Parco nazionale del Gran Paradiso
  • La valorizzazione del Parco naturale del Mont Avic. 

Sistema ferroviario

La Regione attribuisce un ruolo fondamentale al sistema di trasporto ferroviario interregionale e regionale, sia per il collegamento con le aree territoriali limitrofe (principalmente le città di Torino e Milano, nonché l’accesso al Corridoio V – Lisbona/Kiev), sia per il miglioramento dell’accessibilità sostenibile alla città di Aosta (in una prospettiva di attuazione degli indirizzi formulati sia nel Piano di bacino di Traffico che nel Piano regionale per il risanamento, il miglioramento ed il mantenimento della qualità dell’aria). 

Gli interventi previsti mirano, quindi, a promuovere l’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico, aumentando il grado di attrattività della ferrovia quale alternativa più efficace e più efficiente al mezzo privato. Si intende, infatti, raggiungere una migliore integrazione dei sistemi di trasporto e, al tempo stesso, rimuovere una serie di criticità che caratterizzano l’offerta attuale, in modo tale da rispondere a quella parte di domanda di trasporto pubblico ancora non soddisfatta. Ciò anche in una logica di sostenibilità ambientale, in quanto il costante aumento del traffico privato su strada rappresenta una delle cause principali dello stato di inquinamento atmosferico che interessa, attualmente, in particolare Aosta e la sua cintura urbana. 

Sono stati individuati sia interventi per il collegamento ferroviario funzionale Aosta/Torino, sia lo studio per la linea ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier: i primi tesi all'acquisizione di sistemi di trasporto ferroviario innovativi per la linea ferroviaria Aosta/Torino quali i treni bimodali, il secondo finalizzato ad approfondire l'entità degli investimenti necessari all'ammodernamento della linea ferroviaria. 

Attraverso l'acquisizione di sistemi di trasporto ferroviario innovativi per la linea ferroviaria Aosta/Torino quali i treni bimodali a doppia trazione diesel ed elettrica, si  intendono perseguire gli obiettivi di riduzione dei tempi di percorrenza, aumento della sicurezza e miglioramento del sistema di trasporto ferroviario.

Infomobilità e telemedicina

La Regione intende attivare servizi informativi e di assistenza per i cittadini in grado di produrre significativi impatti sul miglioramento delle condizioni di mobilità.   

Un impiego efficiente dei più recenti prodotti e tecnologie nel campo delle ICT può consentire, infatti, di realizzare servizi avanzati, finalizzati, da un lato, al miglioramento della transitabilità della rete viaria regionale (aumentando l’offerta di informazioni per la promozione della sicurezza ed il miglioramento delle condizioni di traffico), dall’altro, ad “avvicinare” il paziente/cittadino alle strutture sanitarie regionali. 

Nello specifico, con il progetto Infomobilità nel Nord-Ovest, si intendono valorizzare tutte le iniziative parziali o sperimentali sino ad ora avviate nel settore dell’informazione sulla viabilità e sulla mobilità, al fine di migliorare i livelli di sicurezza degli utenti della rete stradale, tanto assicurando all’utente il massimo livello di informazione sulla viabilità e sulle condizioni del traffico a livello regionale (diffondendo, ad esempio, anche notizie legate ad eventi critici connessi alla mobilità), quanto garantendo il controllo e il monitoraggio degli spostamenti su gomma di merci pericolose. Al tempo stesso, l’utilizzo delle nuove applicazioni offerte dalle ICT permetteranno anche di ottimizzare l’informazione sull’offerta di trasporto pubblico e di massimizzare la facilità di accesso al servizio da parte dei cittadini. 

Attraverso il progetto Servizi di trasmissione a banda larga per l’assistenza socio-sanitaria, invece, si intende estendere il sistema informativo sanitario e sociale all’intero territorio regionale, secondo un modello di “Azienda Sanitaria Virtuale”. Nello specifico, con il progetto si vogliono migliorare l’efficacia e l’efficienza degli interventi in ambito socio-sanitario, ad esempio attraverso la teleassistenza (assistenza al paziente attraverso il tele monitoraggio domiciliare dei parametri clinici), l’accesso alla cartella radiologica, referti ed immagini via internet, la “refertazione domiciliare”, la "trasmissione scheda-soccorso" e la realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico.

Polo universitario di Aosta

Le esigenze di sviluppo dell’Università della Valle d’Aosta richiedono un miglioramento dell’organizzazione delle strutture per lo studio universitario, al fine di promuovere l’incremento e la qualificazione della domanda e dell’offerta didattica e formativa della regione, creando, al tempo stesso, strette sinergie con il tessuto urbano e con le attività economiche, sociali e culturali  connesse. 

La riorganizzazione logistica dell’offerta didattica universitaria, infatti, potrà contribuire, da un lato, a soddisfare le esigenze degli studenti, del corpo docente e del personale amministrativo e, dall’altro, a promuovere l’immagine dell’Università della Valle d’Aosta, anche attraverso una sua migliore integrazione con il contesto urbano di riferimento. 

Nello specifico, si intende realizzare il Polo universitario di Aosta, attraverso un intervento di potenziamento e qualificazione delle strutture universitarie, al fine di poter fruire di maggiori spazi e servizi concentrati ed ottimizzati dal punto di vista della fruibilità, una migliore organizzazione dei corsi esistenti, un miglioramento delle condizioni di attività del corpo docente (con possibilità di aumentare l’offerta relazionale con gli studenti attraverso luoghi maggiormente idonei al contatto e alle relazioni interpersonali) e la realizzazione di uno studentato in grado di rispondere, almeno in parte, alla domanda di alloggio espressa dagli studenti provenienti da fuori valle.Il processo di sviluppo prevede, inoltre, che l’Università si caratterizzi come un sistema aperto, adattabile e integrato, che promuova un maggior legame con il sistema formativo in senso lato (scuola, formazione professionale, formazione post secondaria), tenendo in considerazione le istanze del sistema economico e sociale regionale. 

L’intervento complessivo, da realizzarsi attraverso il recupero del complesso militare Testafochi,  prevede, infatti, il recupero dei fabbricati esistenti (palazzine Beltricco, Giordana, Urli, Zerboglio), la realizzazione di nuovi edifici, nonché la sistemazione delle aree interne (parcheggio e aree verdi) e, in prospettiva, di quelle esterne strettamente connesse al comprensorio (via Monte Solarolo, piazza della Repubblica, parco Roncas).  Ciò permetterà di realizzare un vero e proprio campus con capienza di circa 2.000 studenti e uno studentato con 100 posti letto, dotato di palestra e di area sportiva, oltre a tutti gli spazi per i docenti e per lo svolgimento delle funzioni amministrative. In un edificio sarà ospitato un punto di accoglienza annesso alla segreteria studenti e la libreria universitaria, gli uffici amministrativi, la biblioteca universitaria e gli archivi. Il verde attrezzato a servizio dell’Ateneo, unito ai giardini di via Monte Solarolo e al parco Roncas, potrà essere fruito dalla cittadinanza, mentre gli spazi sportivo-ricreativi e di aggregazione e culturali previsti, arricchiranno l’offerta di servizi della città vitalizzando il settore urbano e aprendo l’Università all’intera città.

Valorizzazione delle aree protette

La Valle d'Aosta è caratterizzata da un patrimonio ambientale e paesaggistico che si coniuga con la presenza di ricchezze culturali, tradizioni e saperi locali: elementi su cui fondare una corretta strategia di fruizione turistica delle aree stesse e, di conseguenza, innescare dinamiche di crescita economica e di sviluppo sostenibile dei territori coinvolti.Queste aree, tuttavia, sono caratterizzate da dinamiche di spopolamento e di invecchiamento, e un processo stabile di fruizione e valorizzazione è ostacolato da diversi fattori, in gran parte riconducibile al fatto che la fruizione ecosostenibile delle aree protette richiede la conciliazione di interessi spesso contrastanti e che le esigenze di tutela impongono agli enti e alle collettività locali uno sforzo aggiuntivo in termini di politiche di gestione del territorio. 

Al fine di contrastare questi fenomeni, sono stati individuati due interventi, uno di valorizzazione del Parco nazionale del Gran Paradiso, e l'altro di valorizzazione del Parco naturale del Mont Avic, che si differenziano, fondamentalmente, per il territorio su cui intervengono. 

La tendenza nazionale di crescita dei turisti verso il segmento ambientale è confermata anche dai flussi turistici presenti all'interno del Parco nazionale del Gran Paradiso e del Parco naturale del Mont Avic. Tuttavia, non esiste, allo stato attuale, un prodotto parchi per l'area interessata, né un “sistema regionale” di aree ad alta valenza naturalistica.Con questi interventi, quindi, si intende creare un percorso integrato di fruizione delle aree protette (percorso non solo del paesaggio, ma dell'identità storica, culturale, naturalistica), potenziare e migliorare l'offerta di servizi ai visitatori delle risorse e promuovere il prodotto turistico, con la finalità di aumentare il grado di integrazione delle aree protette a livello regionale e sovra regionale, promuovere l'aumento e la diversificazione dei flussi turistici ed incentivare lo sviluppo di attività economiche da parte degli operatori del territorio.