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Lo sai che il riscaldamento da legna inquina?

Il Progetto BB CLEAN ci spiega ciò che non sapevamo sulla legna e sul suo utilizzo

Per inquinare di meno è anche importante sapere come bruciare la legna in modo corretto
Per inquinare di meno è anche importante sapere come bruciare la legna in modo corretto

La legna fa parte della tradizione storica delle zone di montagna e ancora oggi è molto utilizzata come materiale per il riscaldamento. I boschi, infatti, sono vicini a casa, perciò ricavare il combustibile è una pratica quasi a costo zero e l’impiego di un prodotto naturale tende a far pensare che il riscaldamento a legna sia una compatibile con l’ambiente. La legna è un elemento “green” in linea con la tendenza della sostenibilità ambientale, cosa che è diventata ormai una priorità assoluta negli ultimi anni. Alla biomassa legnosa va riconosciuto il fatto di essere una risorsa rinnovabile e a vantaggio del clima. La sua combustione può essere infatti considerata "CO2 neutra" poiché l'anidride carbonica rilasciata in fase di combustione è pari a quella fissata dalla pianta, durante la crescita, mediante il processo di fotosintesi.

Le principali tematiche del progetto BB CLEAN
Le principali tematiche del progetto BB CLEAN

Tuttavia la combustione della legna ha un impatto negativo sulla qualità dell’aria che respiriamo e quindi sull’inquinamento atmosferico. Durante la sua combustione, infatti, vengono liberate in atmosfera grandi quantità di sostanze inquinanti, dannose per la salute. Tra queste, le più rilevanti sono le polveri fini e tutti i microinquinanti che sono assorbiti o veicolati dalle polveri.

Fonti di emissioni di polveri PM10: Dai dati reperiti per l’area di studio del progetto emerge come la combustione di biomassa legnosa per il riscaldamento residenziale sia la fonte prevalente delle emissioni di polveri PM10 con una percentuale che va dal 50 al 85%
Fonti di emissioni di polveri PM10: Dai dati reperiti per l’area di studio del progetto emerge come la combustione di biomassa legnosa per il riscaldamento residenziale sia la fonte prevalente delle emissioni di polveri PM10 con una percentuale che va dal 50 al 85%

I partner del progetto finanziato dal Programma Interreg Spazio Alpino - BB CLEAN - tra cui l’ARPA Valle d’Aosta, hanno lavorato su due fronti:

-> quello tecnico, valutando l’efficacia delle migliori tecnologie disponibili e sviluppando strumenti finalizzati alla mitigazione dell’impatto sulla qualità dell’aria delle emissioni di inquinanti dovute all’utilizzo della biomassa per il riscaldamento domestico;

-> quello della comunicazione, informando e sensibilizzando sugli impatti ambientali che comporta bruciare la legna.

Sulla base delle ricerche e delle attività svolte, il progetto presenterà alcuni scenari di soluzioni da sottoporre agli amministratori competenti dell’arco alpino. Gli scenari, derivati dallo studio svolto in tre aree pilota italiane e dai risultati emersi, sono in grado di abbracciare entrambi gli obiettivi di lotta ai cambiamenti climatici e di mitigazione degli impatti sulla qualità dell’aria.

Con BB CLEAN, l’ARPA Valle d’Aosta ha condotto una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria (da settembre 2018 a settembre2019) nel sito pilota di Saint-Marcel che, a partire dalla caratterizzazione chimica del PM10 e dalla determinazione delle concentrazioni delle particelle carboniose (black carbon), ha permesso di mettere a punto un algoritmo matematico in grado di valutare l’incidenza della biomassa legnosa sulle concentrazioni di PM10.

Andamento delle concentrazioni in aria di PM10 totale (PM10tot) e di PM10 dovuto alla combustione di biomassa (PM10bb) a Saint- Marcel
Andamento delle concentrazioni in aria di PM10 totale (PM10tot) e di PM10 dovuto alla combustione di biomassa (PM10bb) a Saint- Marcel

I valori nettamente più alti della componente del particolato dovuto alla legna, fino all’84%, sono stati registrati in inverno mentre, dalla primavera sino all’autunno, sono, invece, risultati praticamente trascurabili.

La domanda quindi è: “È possibile usare la legna minimizzando le emissioni inquinanti?”. La risposta viene dalla tecnologia e dalle buone pratiche. L’applicazione di strumenti modellistici permette di apprezzare la riduzione degli impatti. Gli scenari emissivi costruiti sull’ipotesi di sostituire le vecchie stufe e caldaie con apparecchi più moderni e efficienti mostrano che si possono abbattere le emissioni fino all’80%. In Valle d’Aosta negli anni ’90 hanno cominciato a essere erogati incentivi per l’acquisto di stufe e caldaie a legna di ultima generazione e questo ha determinato un evidente miglioramento delle emissioni di particolato legate al riscaldamento domestico rispetto ad altre regioni.

Oltre a sostituire i vecchi apparecchi con altri più performanti, tuttavia, per inquinare di meno è anche importante sapere come bruciare la legna in modo corretto e BB CLEAN, a tale scopo, ha messo a punto una speciale Web App che, con dei messaggi semplici e intuitivi è in grado di indicare quali siano i momenti più o meno idonei all’utilizzo di biomassa in un determinato territorio. Ad esempio è indispensabile provvedere a una periodica manutenzione di stufe e camini, accendere il fuoco in modo corretto e conservare al meglio i ciocchi da bruciare.

Un esempio di corretta accensione dei ciocchi nella stufa
Un esempio di corretta accensione dei ciocchi nella stufa

Con BB Clean si sono delineati possibili scenari per intraprendere un percorso virtuoso verso un migliore utilizzo delle risorse locali e il raggiungimento dell'autosufficienza energetica, riducendo allo stesso tempo l’impatto sul clima e sull'ambiente.