La tecnologia 3D in un percorso formativo per studenti e adulti sulla sicurezza in montagna
Durante una gita di scialpinismo, una valanga si può staccare all'improvviso, ma si può uscirne anche senza un graffio. Può succedere invece che qualcuno rimanga sepolto nella neve. Dopo aver allertato i soccorsi i primi 15 minuti diventano cruciali, bisogna iniziare la ricerca con l'Artva, l'apparecchio per la ricerca dei travolti in valanga, la sonda e la pala. Con l’arrivo dell’inverno questo potrebbe essere, malauguratamente, uno scenario in cui qualsiasi amante della montagna potrebbe trovarsi. Il nuovo progetto VR-AVALANCHE consente di immergersi in una simulazione con la realtà virtuale 3D e provare questo tipo di esperienza.
Il progetto VR-AVALANCHE è nato nell’ambito del PITEM “RISK” del programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Alcotra 2014/20 di cui l’Assessorato Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio della Regione Autonoma Valle d’Aosta è capofila e Fondazione Montagna Sicura ne è soggetto attuatore, in collaborazione con il Soccorso alpino valdostano.
È destinato ai ragazzi delle scuole e al pubblico che potranno sperimentare cosa succede in occasione della caduta di una valanga. Da ottobre si svolgeranno 30 ateliers formativi nelle scuole superiori e presso diverse località turistiche della Regione.
L'obiettivo di questo percorso didattico è di sensibilizzare il grande pubblico, partendo dai giovani, sul pericolo delle valanghe. È uno strumento con tecnologia 3D immersiva che tramite l’utilizzo di un visore 3D guida l’utente nelle operazioni di soccorso fornendo inoltre preziose nozioni di nivologia, del soccorso in valanga, della ricerca con Artva e dell’elisoccorso sanitario.
Per maggiori informazioni: formazione@fondms.org