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Progetto MAIA

Approvato il progetto nell’ambito della nuova programmazione Interreg VI-A ITALIA-SVIZZERA 2021-2027  

maia

Il progetto n. 0200154 “MAIA – Meraviglie Archeologiche Invisibili delle Alpi”, finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Interreg VI-A ITALIA- SVIZZERA 2021-2027 è stato approvato.

Il progetto ha come oggetto di interesse lo studio dei siti archeologici di media e alta quota dei territori coinvolti e ambisce alla loro valorizzazione e alla loro promozione.

I partner del progetto sono attori protagonisti delle attività di studio e tutela sul campo e delle azioni di promozione turistica e di interesse culturale-artistico: la Regione Autonoma Valle d’Aosta – Struttura analisi scientifiche, conservazione e progetti cofinanziati (Capofila di parte italiana), l’Office Régional du Tourisme, la Fondazione Maria Ida Viglino per la cultura musicale, l’Office Cantonal d’Archéologie du Valais (Capofila di parte svizzera), l’Association RAMHA (Recherches Autour du Mur (dit) d’Hannibal) e l’Università di Losanna. Supportano il progetto, in qualità di organismi associati, 9 comuni valdostani (Avise, Ayas, La Magdeleine, La Thuile, Nus, Pré-Saint-Didier, Quart, Saint-Marcel, Saint-Pierre), 4 comuni svizzeri (Anniviers, Bourg-Saint-Pierre, Nendaz, Unterbäch), nonché la S.O. Foreste e sentieristica e la S.O. Enti, professioni del turismo e sport della Regione Autonoma Valle d’Aosta e il Club per l'UNESCO della Valle d’Aosta.

Il valore complessivo del progetto, per la parte italiana, è pari a 1.218.546,00€.

Obiettivi

Le nostre Alpi sono ricche di siti di interesse archeologico e fra questi sono compresi i siti militari di alta quota di età tardo-repubblicana e augustea, che rappresentavano delle forme sofisticate di controllo strategico del territorio in epoca romana e, per questo motivo, sono da alcuni anni oggetto di indagine da parte di archeologi vallesani e valdostani. Tali siti tuttavia, agli occhi di chi non possieda conoscenze specifiche di natura storica e archeologica, risultano oggi “invisibili”. Il progetto MAIA intende innescare proprio su questi luoghi (in parte studiati, in parte ancora da indagare) una serie di attività culturali mirate alla scoperta storico-archeologica, metodologica, paesaggistica e artistica dei siti, con l’obiettivo di integrare e arricchire così l’offerta turistica, anche in un’ottica di destagionalizzazione del turismo montano. Al tema dei siti militari di alta quota si aggiungono, per parte valdostana, altri siti di interesse archeologico che, per collocazione e tipologia di ritrovamenti, risultano di difficile lettura da parte del pubblico e che necessitano quindi di un approccio di valorizzazione attentamente studiato e dedicato.

Sul lungo periodo, relativamente ai siti archeologici militari d’alta quota, l’obiettivo è quello di porre le basi per una rete che interessi l’intero arco alpino, valutandone al contempo le potenzialità per la loro candidatura a patrimonio dell’UNESCO.

Attività

Le attività poste in essere nell’ambito del progetto riguardano in primo luogo l’incremento delle conoscenze scientifiche sui presidi militari di alta quota, e saranno il frutto della collaborazione di esperti nelle discipline storiche e archeologiche: sondaggi, scavi archeologici, rilievi, prospezioni di superficie ecc. I risultati degli studi saranno oggetto di convegni scientifici e avranno necessariamente anche una risonanza pubblica e divulgativa, a partire dalla prima tavola rotonda che si terrà ad Aosta in occasione della celebrazione dei 2050 anni della fondazione della città. Nell’ambito delle celebrazioni per il compleanno di Aosta, saranno organizzati anche alcuni laboratori di ricostruzione sperimentale di utensili. Per una corretta interpretazione dei siti indagati, saranno inoltre realizzati degli appositi supporti didattici e informativi (maquette, pannelli, stampe fotografiche; ricostruzioni 3D, testi esplicativi) che saranno proposti nell’ambito di un’esposizione transfrontaliera itinerante sui siti militari d’alta quota. Tredici punti informativi stabili (di cui 9 in territorio valdostano e 4 nel Vallese) arricchiranno l’offerta culturale dei territori.

Data la sinergia con la promozione turistica e le offerte culturali-artistiche, il progetto prevede delle attività finalizzate alla sensibilizzazione degli operatori locali e della popolazione. Durante tutta la durata del progetto saranno organizzati numerosi eventi per il pubblico volte ad avvicinare turisti (e non) alla scoperta dei luoghi: giornate di sensibilizzazione e avvicinamento alle ricerche archeologiche e una ventina di eventi performativi sui siti del progetto (concerti, spettacoli, performance teatrali, espressamente pensati per tali siti).

Al fine di narrare in maniera dinamica e con una prospettiva unica l’insieme dei lavori e delle attività del progetto è prevista la realizzazione di un originale “diario di bordo”.