Un progetto che nel difficile contesto montano crea servizi sociali e sanitari di prossimità e organizza iniziative per combattere l’isolamento. Come le passeggiate.
Un territorio frammentato e disperso e condizioni socio economiche spesso svantaggiose, lo spopolamento e l’invecchiamento della popolazione, il venir meno delle reti familiari di supporto e la difficoltà di accesso ai servizi. Ecco che la montagna rischia di trasformarsi in un’area di solitudine e di isolamento, soprattutto per chi soffre di malattie croniche o non ha persone che possano sostenerlo.
A queste criticità cerca di rispondere il progetto MisMi - Modello integrato di salute per una montagna inclusiva, nato dalla cooperazione di partner di Valle d’Aosta – Azienda Ausl VdA, capofila, e Piano di Zona, coordinato dal Comune di Aosta e dalla Regione - e Tarentaise, Dipartimento della Savoia in Francia, e finanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Alcotra. Attraverso il confronto dei bisogni e delle esperienze, l’approccio transfrontaliero permette di sperimentare dei nuovi modelli di servizi di prossimità per migliorare le condizioni sociali e sanitarie delle popolazioni più fragili, anziani con malattie croniche in particolare, dei due territori.
I numeri raggiunti a fine 2019 sono più che positivi: 2.115 le visite effettuate dagli infermieri, di cui 737 a domicilio, oltre 2.600 i cittadini contattati dagli animatori di comunità, 17 i medici di famiglia che hanno collaborato e oltre 19.000 le persone che hanno partecipato agli eventi organizzati nell’ambito del progetto nei distretti sanitari oggetto di sperimentazione (distretto 1 Aosta e distretto 2 Alta Valle).
Oltre ai servizi di prossimità, MisMi propone anche iniziative per favorire l’incontro e la socializzazione, come le passeggiate nella natura. La prima serie di appuntamenti di “Camminiamo insieme. Le passeggiate facili per tutti” si è conclusa da poco e un’altra è appena iniziata per l’edizione invernale 2020. Come spiegano gli organizzatori «la prevenzione del disagio e della solitudine inizia nei luoghi di vita e non nei luoghi della malattia. Muoversi a piedi rappresenta qualcosa di più di un’attività sportiva, è un’occasione per incontrare persone, scambiare qualche parola, passare del tempo insieme e aprire nuove possibilità di socializzazione». Quando ci si muove a piedi si incontrano persone, si scambia qualche parola, e si passa del tempo insieme aprendo nuovi canali di comunicazione e conversazione. Riunirsi con altre persone per camminare insieme all’aria aperta migliora il benessere generale del nostro organismo.
L’iniziativa sembra aver colto nel segno, sono oltre 650 le persone che hanno partecipato alle passeggiate proposte nei mesi di settembre e ottobre 2019. Bruna racconta «grazie a queste passeggiate ho conosciuto dei posti magnifici, ho incontrato nuove amiche con le quali adesso mi organizzo per uscire e camminare anche al di fuori del calendario programmato. Alla fine, invece di stare in casa a stirare, esco all’aria aperta.»
Ivana e Masino si emozionano pensando a quanto sia stato provvidenziale incontrare le attività di MisMi in un momento particolare della loro vita e di come, grazie anche alle camminate, siano riusciti a non isolarsi e a superare le difficoltà.
Carla, invece, è stata piacevolmente colpita per aver toccato con mano come i progetti europei riescano a entrare nella vita delle persone e a migliorarla, mentre di solito viene a sapere di queste iniziative solo sui media e sui giornali.