Bilancio UE: 2.000 miliardi per sostenere Stati, imprese e azione globale
Bruxelles, 16 luglio 2025 – Il Collegio dei Commissari europei ha adottato la proposta per il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell’Unione europea per il periodo 2028–2034. Con una dotazione complessiva di 2.000 miliardi di euro (pari a circa l'1,26 % del reddito nazionale lordo dell'UE in media tra il 2028 e il 2034) la proposta è stata presentata ieri pomeriggio alla Commissione Bilancio del Parlamento europeo dal commissario europeo al Bilancio Piotr Serafin. Il nuovo bilancio, sarà articolato attorno a tre funzioni fondamentali: il sostegno agli Stati membri tramite piani di partenariato nazionali e regionali; il supporto diretto a imprese e cittadini attraverso il nuovo Fondo per la competitività; e il rafforzamento dell’azione esterna dell’UE grazie allo strumento “Europa globale”.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che il nuovo bilancio è pensato per rafforzare la capacità dell’UE di affrontare le grandi sfide comuni, dalla sicurezza alla competitività, dalla gestione delle migrazioni alla resilienza climatica, con una struttura più flessibile, strategica e orientata ai risultati.
Grazie all’introduzione di nuove risorse proprie - come le entrate da imposte europee sul tabacco, sui rifiuti elettronici, sulle emissioni ETS, sui profitti delle grandi imprese e dai dazi climatici alle frontiere (CBAM) - l’Unione mira a garantire entrate più stabili e bilanciate, riducendo la pressione sui bilanci nazionali. È prevista inoltre una revisione intermedia del bilancio nel corso del settennato, per adeguarlo a possibili futuri allargamenti dell’Unione e a nuove priorità emergenti.
Il nuovo bilancio sarà articolato in quattro rubriche principali, pensate per rispondere alle diverse sfide economiche, sociali e geopolitiche dell’Unione europea:
Oltre a queste rubriche, sarà prevista una riserva speciale dedicata al sostegno all’Ucraina.
Infine, lo strumento di flessibilità consentirà all'Unione di rispondere a esigenze nuove e impreviste con fondi superiori ai massimali di spesa.
La proposta sarà ora oggetto di negoziazione con il Parlamento europeo e il Consiglio, in vista dell’adozione definitiva del pacchetto legislativo nei prossimi due anni.
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