Alcuni valdostani raccontano come dai territori montani sia ancora possibile trovare un'occupazione che dia delle soddisfazioni.
Per celebrare la Giornata internazionale della montagna, fissata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite l'11 dicembre, la Valle d’Aosta ha realizzato, per quest'anno, “Des mets au sommet”.
Il reportage racconta la storia di alcuni valdostani che, giovani e meno giovani, hanno investito le loro energie nella conservazione del patrimonio alimentare del territorio, continuando le attività tradizionali di famiglia e trasformandole, in alcuni casi, in esempi imprenditoriali di successo.
“Des mets au sommet” è stato realizzato dalla Regione con il contributo del Centro Europe Direct Vallée d’Aoste partendo dal materiale multimediale raccolto dal BREL (Bureau regional ethnologie et linguistique et archives historique) per svolgere una ricerca sulle pratiche culturali e colturali di prodotti del patrimonio alimentare della Valle d’Aosta.
Puoi guardare il reportage, gratuitamente, sul canale YouTube ufficiale della Regione autonoma Valle d’Aosta o cliccando sul riquadro sottostante:
Docufilm realizzato in occasione della Giornata internazionale della montagna 2019
“Des mets au sommet” è stato proiettato all’evento conclusivo del Progetto “Alpfoodway” ed è stato trasmesso su Rai 3 negli spazi di Rai Valle d’Aosta in occasione della Giornata internazionale della montagna.
La ricorrenza della Giornata internazionale della montagna vuole far conoscere l’importanza delle montagne per il pianeta, evidenziare le opportunità e le criticità dello sviluppo delle regioni montane e costruire alleanze per apportare cambiamenti positivi per i popoli e per l’ambiente di montagna.
Tematiche che hanno una forte affinità con il Progetto di cooperazione territoriale Alpfoodway, finanziato dal Programma transnazionale di Cooperazione Territoriale Europea Spazio Alpino 2014-2020 che ha come obiettivo la promozione del patrimonio culturale alpino, passando dalla valorizzazione dei prodotti alimentari dei diversi territori per creare un’identità condivisa lungo tutta la catena alpina.