La Valle d’Aosta si è dotata di una cornice unitaria per indirizzare l’insieme dei fondi europei 2021/27
Approvato dal Consiglio regionale, nella seduta del 6 ottobre 2021, il nuovo Quadro strategico regionale di Sviluppo sostenibile 2030, il documento che definisce gli indirizzi e la governance per l’attuazione, a livello regionale, della Politica di coesione economica, sociale e territoriale europea.
Il Quadro strategico, già approvato dalla Giunta regionale nell’agosto scorso, è frutto di un lavoro corale che ha visto - nel periodo compreso fra giugno 2019 e maggio 2021 - la partecipazione delle diverse Strutture regionali competenti per materia, dei principali stakeholders del partenariato istituzionale, socio-economico e ambientale e della società civile. Proprio gli stakeholders sono stati coinvolti in una serie di consultazioni finalizzate tutte a rilevare i fabbisogni e a raccogliere specifiche suggestioni di cui tener conto nella definizione del Quadro strategico e dei nuovi Programmi delle politiche europee di sviluppo 2021/27, per una visione condivisa del futuro della Valle d’Aosta.
Rispetto al passato, il documento presenta una sostanziale novità: coniuga, infatti, al suo interno, i principi dello sviluppo sostenibile, in linea con l’impostazione scelta dall’Unione europea, che per il periodo 2021/27 ha adottato come riferimento di programmazione strategica l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e il Green Deal. A tal riguardo, nel Quadro strategico convergerà, nei prossimi mesi, la Strategia regionale di sviluppo sostenibile, ancora in fase di elaborazione, con l’obiettivo di dare unitarietà all’attuazione della Politica di coesione dell’Unione e a quella della Strategia nazionale di Sviluppo sostenibile.
L’approccio partecipativo, adottato in fase di definizione del documento strategico, sarà mantenuto anche nell’attuazione e valutazione delle politiche, attraverso l’instaurazione di un dialogo duraturo e stabile con il partenariato.
Lo stesso Assessore agli affari europei, Luciano Caveri, nell’illustrare il documento all’aula consiliare, ha evidenziato che: “Ora ci deve essere l’impegno di tutti per utilizzare i fondi comunitari, con un rafforzamento delle capacità amministrativa regionale e locale […]. Possiamo aprire le ali e volare nel cielo europeo che dà un ruolo reale alla nostra regione. La logica sarà quella di un approccio partecipativo, ogni passo del percorso di questo periodo di programmazione avverrà in stretta connessione del Governo regionale con il Consiglio”.