Il 2019 ha segnato una ripresa nella capacità di spesa del Programma FSE ed è stata superata la verifica dell’Unione europea.
Buone notizie per il Fondo sociale europeo in Valle d’Aosta. Il 2019 si chiude con una certificazione di spesa di 5,3 milioni di euro, risultato di molto superiore alla soglia dei 2,2 milioni inizialmente fissata. Questo significa che la Regione ha centrato l'obiettivo prefissato e non incorrerà quindi nel meccanismo del disimpegno automatico. Un risultato che riflette il grande lavoro svolto dalle strutture responsabili del Programma.
Inoltre, la certificazione dello scorso mese di maggio ammontante a 3,7 milioni di euro ha consentito di raggiungere i target per l’attribuzione della riserva di efficacia dell’attuazione.
Volendo tracciare una sintesi delle principali attività realizzate nel corso dell’anno, si ricorda che è proseguita l’organizzazione di corsi di formazione per l’accesso al mondo del lavoro dei giovani e il reinserimento delle persone in cerca di occupazione appartenenti alle fasce più svantaggiate della popolazione. Sono stati avviati corsi riservati ai disoccupati nei settori edile e industriale ed sono stati approvati due nuovi avvisi rivolti agli Enti di formazione per l’organizzazione di ulteriori corsi.
Un nuovo impulso è stato impresso anche al Piano Giovani, per consentire di avviare nuove iniziative, rivolte in particolare ai NEET (Not in Education, Employment or Training), ovvero a coloro che non sono inseriti in percorsi scolastici o formativi.
Per quanto riguarda il sostegno alle imprese, è stata mantenuta la possibilità di accedere agli incentivi per la stabilizzazione dei lavoratori e sono state rifinanziate le attività di formazione continua per l’aggiornamento delle competenze.
È stato poi confermato, per gli anni scolastici 2019/20 e 2020/21, il finanziamento ai percorsi pluriennali di istruzione e formazione professionale rivolti agli studenti in obbligo scolastico e sono stati avviati stage all’estero per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
A sostegno delle famiglie, sono stati erogati i voucher prima infanzia, che abbattono del 20% (fino a un massimo di 100 euro) la retta mensile a carico delle famiglie, anche monoparentali, i cui figli frequentano asili nido pubblici o privati. A partire dal 2020, sarà possibile usufruire di una riduzione del 40% della retta mensile, fino a un massimo di 200 euro.
Infine, continuano i laboratori occupazionali per disabili, che permettono di sviluppare le competenze necessarie all’inserimento nel mondo del lavoro.